di Filippo Perugi
Per me sei stato e rimani l’allenatore che ci portò in Coppa Uefa nel 1985/86, con Monelli e Iorio come coppia offensiva.
L’altra esperienza non voglio ricordarla, la ritengo un incidente di percorso.
Ho avuto il piacere e l’onore non solo di conoscerti, ma anche di pranzare a casa tua, tanti anni fa.
Ricordo proprio quel giorno: era un continuo rispondere al telefono, a persone che ti cercavano per consigli o quant’altro,
con una disponibilità e una pazienza non comuni.
Ho ancora a casa il tuo libro “Visti dall’Aldo”, che mi regalasti quel giorno con tanto di dedica.
Senza contare quando rilevasti la trattoria “Fuorigioco”. Ricordo una cena, in cui tu interpretasti il ruolo di cameriere con la gentilezza e la competenza di un professionista.
Ma soprattutto mi piace ricordare quel tuo essere genuino, quel tuo parlare di calcio in modo chiaro e schietto senza tanti filtri.
Da oggi siamo tutti più soli.
Ciao Aldo !